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la Toscana abitando nel nostro Agriturismo San Leonardo a Saturnia, in Maremma,
senza rinunciare alle terme
Pienza
Aeneas
Silvius Piccolomini, divenuto papa con il nome di Pio II (1458-1464),
concepì un progetto degno del suo carattere: poichè
era nato a Corsignano, dove si era rifugiata la sua famiglia esiliata
da Siena, volle riparare quell'errore della sorte che ha fatto
nascere un uomo così importante in una povera borgata.
Egli pensò di trasformare quella borgata in una città
alla quale diede il suo nome: Pienza.
Furono
sufficienti quattro anni ed il genio dell'architetto Bernardo
Rossellino. Nel 1462 Pienza ebbe la sua cattedrale ed i suoi palazzi.
Piazza
Pio II
Questa
piccola piazza rinascimentale, molto armoniosa, raccoglie intorno
a sè i principali monumenti costruiti da Bernardo Rossellino
sullo sfondo della Val d'Orcia. Il centro della città,
la piazza principale e gli edifici che la circondano sono stati
costruiti in tempi brevissimi, malgrado le difficili condizioni
tecniche di quell'epoca.
Pienza,
è la prima città ideale del Rinascimento divenuta
realtà.
La
piazza crea un effetto di prospettiva: la fuga obliqua dei palazzi
che fiancheggiano la cattedrale produce un effetto monumentale
voluto da Rossellino che, con questo metodo, è riuscito
a dare l'illusione d'una piazza molto più grande di quanto
non lo sia in realtà mettendo in risalto la facciata della
cattedrale. Quando ha concepito quella piazza, probabilmente è
stato influenzato dal quadro di Piero della Francesca (Urbino)
che rappresenta appunto una città ideale.
Il
pozzo, con due colonne e l'architrave lavorato, costituisce una
sorta di scala di base di questa città concepita da un
urbanista.
Il
Duomo
La cattedrale costruita da Bernardo Rossellino tra il 1459 ed il
1462 è un magnifico esempio dell'architettura di transizione
tra il gotico ed il rinascimento. La facciata di travertino è
divisa in tre parti da delle colonne sovrapposte. La sua semplicità
senza statue nè bassorilievi ricorda quella delle opere
di Alberti. Il frontone ingloba le tre navate.
Rossellino
riprende il modello della chiesa a 3 navate della stessa altezza.
L'influenza gotica è dunque evidente ma, allo stesso tempo,
Rossellino marca quell'opera con lo spirito del Rinascimento,
ponendo sulle colonne dei capiteli influenzati dal Brunelleschi.
La
leggenda narra che il papa avrebbe trovato le colonne del Rossellino
non abbastanza alte e l'artista avrebbe corretto la situazione
disegnando i capitelli più alti.
Dobbiamo
al genio del Rossellino l'aver legato in modo elegante la volta
alle colonne. Quei grandi blocchi rettangolari sui capitelli danno
uno slancio particolare all'opera. L'architetto rinascimentale
avrebbe potuto mettere un architrave orizzontale sulle colonne,
come nell'antichità classica; egli ha preferito unire le
colonne con archi, soluzione che lo colloca nella tradizione gotica.
Pio II per ottenere maggiore luminosità ha fatto orientare
il coro della chiesa verso la vallata; ciò ha comportato
problemi di stabilità. Infatti, il coro ha avuto bisogno
di enormi lavori di stabilizzazione. Ma il terreno si è
mosso ancora e saranno necessari ulteriori interventi.
Questa
chiesa possiede diverse opere importanti che Pio II selezionò
personalmente.
Il
papa ha inoltre voluto che la struttura dei quadri fosse nella
tradizione rinascimentale per essere in armonia con la struttura
della chiesa. Non vi sono quindi a Pienza trittici alla maniera
gotica.
Assunzione
della Vergine con santa Agata, san Pietro, Calisto III e santa
Caterina da Siena del Vecchietta (1461).
La
critica considera questo quadro come il capolavoro dell'artista,
uno dei maestri della scuola senese nato a Castiglione d'Orcia,
vicino a Pienza, che è stato il maestro di Matteo di Giovanni.
Vecchietta
ha trattato in modo notevole il fondo dorato dietro la testa di
san Pietro, bella la corona di angeli che solevano la Vergine.
Palazzo
Piccolomini
L'influenza
di Alberti è evidente nella facciata di questo palazzo.
Bernardo Rossellino, che ne è l'architetto, aveva realizzato
palazzo Rucellai a Firenze qualche anno prima. Come
il palazzo fiorentino, questo edificio è caratterizzato
per il modesto rilievo delle bozze e dei pilastri.
Rossellino
reprenderà le stesse idee nel palazzo Piccolomini a Siena,
costruito nello stesso periodo della cattedrale, terminato nel
1462. La
facciata a sud è composta da tre loggiati sovrapposti che
danno sulla vallata.
Al primo piano, si possono visitare gli appartamenti dell'ultimo
discendente del ramo principale della famiglia Piccolomini, morto
nel 1962.
Soffitti a cassettoni, tappezzerie fiamminghe, un quadro di
Giovanni d'Austria attribuito al Bronzino, allievo di Pontormo.
Interessante la biblioteca.
Palazzo
episcopale
Questo
palazzo è stato sistemato da Rodrigo Borgia, futuro papa
Alessandro VI che Calisto III aveva fatto cardinale. Rodrigo condusse
vita fastosa a Roma con Vannozza de Catanei da cui ebbe 4 figli:
Cesare, Giovanni, Goffredo e Lucrezia.
Il cardinale Borgia fece murare le aperture basse e costruire due piani
con lo stile del tempo. Questo spiega l'asimmetria della facciata
che sull'angolo ha lo stemma della famiglia Borgia.